giovedì 15 ottobre 2009




Sarno a Fumetti 3 Edizione

L'edizione 2009 di “Sarno a Fumetti”, organizzata da Nuova Officina Onlus con la collaborazione di Tuttocartoni e il Patrocinio del Comitato Provinciale UNICEF, è dedicata a uno dei temi più cari all’associazione, quello dei diritti negati all’infanzia, diritti calpestati ogni giorno nel sud del mondo come nei paesi occidentali.
Nell’ambito della rassegna verrà presentato il fumetto inedito “Il sorriso di Iqbal”, liberamente ispirato alla vera storia di Iqbal Masih, il bambino pakistano ucciso all’età di 12 anni dai sicari della mafia dei tappeti e diventato un simbolo della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile e della ribellione contro l’infanzia negata nei paesi del sud del mondo.

Inoltre, si terrà un Convegno sul tema dello sfruttamento minorile, con la partecipazione di rappresentanti dell’UNICEF e la testimonianza diretta dei volontari di Nuova Officina.

L’evento, in programma al Centro Sociale di Sarno dal 16 al 18 ottobre, proporrà inoltre proiezioni di film e cartoon, spettacoli, mostre, incontri con i fumettisti e tante altre iniziative per gli appassionati di fumetto.
Sabato e domenica sarà garantito un servizio navetta dalle locali stazioni F.S. e Circumvesuviana.
Nei tre giorni della manifestazione, grazie ad un accordo siglato con la Coop. “L’Alternativa” e l’AGESCI Sarno 1, funzionerà un servizio ristorazione e bar con prodotti del Commercio Equo e Solidale.
Per maggiori informazioni:
http://www.nuovaofficinaonlus.com/ http://www.tuttocartoni.com/sarnoafumetti/3edizione

lunedì 8 giugno 2009

Lo scempio dei manifesti elettorali: vandalismo autorizzato
Si è appena conclusa la campagna elettorale ed anche stavolta abbiamo assistito, con rassegnazione e inquietante assuefazione, ad una vera e propria guerriglia urbana fatta di illegalità, spreco, lavoro nero e prepotenza.
All’indomani della chiusura della campagna elettorale Sarno sembra un “immondezzaio elettorale”: le affissioni abusive hanno invaso senza risparmio tutto il paese, raggiungendo livelli di degrado assoluto.
Le plance riservate alle affissioni di propaganda e quindi autorizzate dall’amministrazione pubblica sono solo un optional.
Ed ecco allora comparire dappertutto i classici posteroni 70 x 100, con la faccia di bronzo del candidato, incollati agli angoli dei muri di maggiore interesse visivo per gli automobilisti (della serie “o mi vedi, o mi vedi”), sotto i ponti lungo le strade, sui muri delle scuole, delle piazze e degli uffici postali, sulle pensiline degli autobus, sugli alberi e sui lampioni, sulle cancellate dei parchi, persino sui cassonetti dei rifiuti e sui cartelli stradali. Per non parlare delle gigantografie apparse su buona parte degli edifici del nostro territorio!Giustifica
Si tratta di uno scempio vergognoso di notevole impatto per l’ambiente, di una pratica indecente che vede la maggioranza dei politici (non tutti, per fortuna) impegnati nella violazione palese delle leggi, per arraffare visibilità ed “oscurare” invece gli altri candidati (attaccando in molti casi il proprio manifesto sulla colla ancora fresca dell’avversario).
Un ennesimo schiaffo alla legalità! Un esempio di come l’arroganza dei nostri governanti o di quelli che dovrebbero rappresentarci abbia raggiunto livelli insopportabili.
E allora capita di vedere la faccia sorridente di un candidato che promette più legalità e rispetto per l’ambiente e scoprire poi che proprio quel manifesto è attaccato fuori dagli spazi autorizzati. Un manifesto illegale che promette più legalità! E’ un’immagine vista tante volte, così tante da non riuscire più ad accorgersi della sua assurdità. Dovremmo tutti quanti indignarci di fronte a questo spettacolo indecoroso e rifiutare di votare questi politici! (adesso che la campagna elettorale si è conclusa lo possiamo dire senza strumentalizzazione alcuna).
L’etica, la democrazia e la correttezza nella politica, e non solo, si vedono dalle piccole cose: se si attaccano i manifesti in modo illegale, figuriamoci cosa succede quando ci si trova a gestire una Città con i soldi pubblici!
Ogni cittadino che si rispetti dovrebbe denunciare ed impedire il perpetuarsi di questo modo incivile di gestire la campagna elettorale, anche perché alla fine siamo sempre noi a dover pagare: infatti, mentre i politici non pagano nessuna multa per le violazioni ripetute e continuate (grazie ad una recente sanatoria del Governo Berlusconi che ha legalizzato il fenomeno delle affissioni abusive), noi cittadini dovremo farci carico delle spese sostenute dal comune per ripulire la Città.
Noi di Nuova Officina, accantonando il celebre consiglio di Virgilio “non ti curar di lor, ma guarda e passa”, non vogliamo soprassedere in silenzio, ma vogliamo manifestare tutto il nostro disappunto condannando fortemente le affissioni abusive che hanno invaso e deturpato la nostra Città.

Riprendiamoci la Città. Riprendiamoci le strade. Riprendiamoci il senso della legalità!

A tutti i cittadini interessati proponiamo di visitare, presso la nostra sede in via Ticino, la “galleria degli orrori”, con le foto delle peggiori affissioni abusive di questa tornata elettorale, e di firmare la petizione “PER UNA POLITICA ETICA”.
A tutti i candidati che, più o meno consapevolmente, si sono resi responsabili dell’abuso proponiamo di porre riparo ai danni provocati, rimuovendo a proprie spese tutti i manifesti affissi abusivamente.
A tutti i politici rivolgiamo l’appello a prendere in seria considerazione il problema, magari sottoscrivendo un codice etico con il quale si impegnino a svolgere le future competizioni elettorali con correttezza e sobrietà, evitando forme di propaganda invasiva, nel rispetto dell’ambiente e del decoro urbano.